Il turismo di massa interessa un grande ed esorbitante numero di persone che viaggia nello stesso posto e, molto spesso, nello stesso periodo dell’anno (può essere, per questo motivo, considerato l’opposto del turismo di nicchia). È la più famosa e diffusa forma di turismo specialmente perché è il modo più economico di poter fare una vacanza dal momento che, solitamente, per le mete turistiche più popolari vengono creati dei pacchetti turistici ad hoc a prezzi davvero vantaggiosi.
Il turismo di massa nasce tra il diciannovesimo e l’inizio del ventesimo secolo, con la più grande diffusione di industrializzazione e urbanizzazione in Europa e nel Nord America, quando il turismo comincia ad includere anche le classi medie e popolari e quando alcuni sport invernali e il turismo balneare iniziano ad essere istituiti. Negli ultimi decenni, questa tipologia di turismo incontrollato è stata la causa di un “over turismo” in diversi paesi europei e, più generalmente, nel mondo.
L’ “over turismo” è il fenomeno che indica il sovraffollamento di turisti in una determinata meta turistica. Secondo l’Organizzazione Turistica Mondiale, il numero di persone che viaggeranno crescerà considerevolmente nei prossimi dieci anni e questo non avverrà, come sta già accadendo ora, in modo omogeneo per ciascun paese, ma ci saranno delle aree di alta concentrazione turistica che, senza alcun limite, verranno completamente invase e sovrappopolate. Le cause dell’“over turismo” sono tante e connesse a vari fattori, quali: la facilità di raggiungere una determinata destinazione; la pubblicità che viene fatta a quella determinata meta turistica; le crociere che, ogni anno, raggiungono e rendono noti sempre gli stessi luoghi. Il turismo di massa è anche incrementato in seguito alle compagnie aeree low cost che hanno permesso a sempre più persone di approcciare al mondo dei viaggi e, per quanto riguarda l’Europa, ha reso possibile muoversi tra le diverse città e capitali a prezzi molto competitivi: fino a qualche anno fa, non sarebbe stato possibile spostarsi da un paese all’altro per non più di 20€.
Se le cause che hanno portato a questa massificazione turistica sono chiare, abbiamo bisogno che l’Europa prenda provvedimenti e rimedi agli effetti (o meglio, problemi), che tutto ciò ha portato nei vari paesi.
Elenchiamone alcuni:
- La distruzione dell’ecosistema naturale. La flora e la fauna risentono troppo dell’eccessiva presenza umana nelle aree naturali più conosciute e frequentate e, in alcuni casi, come in quello della barriera corallina, il turismo di massa ha causato enormi e irreparabili danni, provocando la morte di coralli a rischio di estinzione;
- L’evasione o l’impazienza della popolazione locale che vede il proprio territorio invaso da un’incontrollata massa di turisti che sporca e rovina le città (questo è l’esempio di destinazioni come Barcellona o Venezia);
- L’incremento dei rifiuti. Vi sono alcune destinazioni che hanno sperimentato un peggioramento importante riguardante l’inquinamento e i rifiuti portati dai turisti che, spesso e volentieri, non differenziano la spazzatura e mostrano poco rispetto per l’ecosistema che li circonda.
Tra le possibili soluzioni che i paesi europei potrebbero attuare, in modo da poter contenere questi fenomeni, troviamo:
- La promozione di un turismo fuori stagione per assicurare che i differenti gruppi di visitatori vengano distribuiti nelle destinazioni in diversi periodi dell’anno;
- Creare rotte diversificate con l’obiettivo di promuovere nuove località;
- Coinvolgere la popolazione locale nella scelta del turismo per far sì che sia consapevole di tutte le decisioni e affinché possa continuare a vivere e a beneficiare pacificamente del territorio in cui vive.
In conclusione, non è possibile aspettare ancora a lungo per poter attuare delle misure sul turismo di massa: è necessario che l’Europa collabori e lavori per il bene comune e per quello di ogni singolo cittadino.